Taralli pugliesi bolliti alla sambuca – specialità regionale
Il tarallo, il famoso anello di pasta non lievitata cotto al forno, assume numerose varianti a seconda della zona di produzione.
Numerosi sono gli impasti e le aromatizzazioni: col vincotto, con lo zucchero, con il vino bianco, con i semi di finocchio, cipolla, peperoncino… potete sbizzarrirvi con gli ingredienti e di una cosa sono sicura: uno tira l’altro e per quanti ne facciate, saranno sempre pochi!
Ho pensato di cimentarmi nei taralli pugliesi bolliti e aromatizzarli alla sambuca: niente vino nell’impasto, solo un bicchierino di liquore alla sambuca, il risultato è stato strepitoso!
I taralli pugliesi bolliti sono un irresistibile stuzzichino, un ottimo accompagnamento all’aperitivo, e a pranzo e a cena, uno sfiziosissimo passatempo mentre si aspetta che sia pronto in tavola!
Se volete cimentarvi in altre specialità regionali vi rimando ad altre mi ricette collaudate come queste: pane carasau, torta tenerina, gnocco fritto, pan de mej ….
Ingredienti:
- 500 gr di farina 0
- 100 ml di olio extra-vergine di oliva
- 10 gr di lievito di birra in panetto
- 150 ml di acqua
- 50 ml di liquore alla sambuca
- 10 gr di sale
Procedimento:
Ho formato una fontana al centro della ciotola dell’impastatrice con la farina, formato un buco, versato olio e cominciato a impastare a bassa velocità (si può fare anche a mano).
Ho aggiunto poco per volta il lievito che avevo fatto sciogliere precedentemente nell’acqua tiepida e, per ultimi, sale e sambuca;
Ho amalgamato bene il tutto fino a formare un composto che si staccava perfettamente dalle pareti e lasciato riposare per circa mezz’ora, coprendo il recipiente con un canovaccio.
Trascorso il tempo, ho ripreso l’impasto, preso dei pezzetti di pasta poco più grandi di una noce, tirati con i palmi delle mani sopra una superficie leggermente infarinata, formato un rotolino, schiacciato appena le estremità per evitare che si aprano durante la cottura, bolliti in abbondante acqua calda salata, pochi per volta.
Appena vengono a galla contate fino a cinque e scolateli.
Trasferiteli sopra un canovaccio pulito per fargli perdere l’umidità, dopo di chè passateli sopra una teglia da forno ricoperta di carta anti-aderente per la seconda cottura (150° per circa 25-30 minuti).
nb. si conservano perfettamente per alcuni giorni all’interno di un contenitore a chiusura ermetica.
Altre idee…
(clicca sulla foto per la ricetta)
Fantastici!
Grazie Lucia!
Ne sai una più del diavolo 🙂 🙂 devo provare anche questa ricetta … bravissima!!!
Troppo gentile Yelena! grazie!
Sono buonissimi se inizi a mangiarli uno tira l’altro e non finisci più!!!
Verissimo Mire!!! sono pericolosi!
buonerrimi!
Ciao Cinzia! grazie!
E’ da tanto che ho desiderio di provarli, penso che la tua ricetta mi ispiri, li farò ;)) Ciao cara
Grazie Maddj! a presto!
Che delizia i taralli pugliesi quando li compro al supermercato li mangio tutti io… e se poi li preparo spesso? 🙂 Grazie per questa bellissima ricetta Paola!! <3
Deve correre questo rischio Lidia! uno tira l’altro 😀
Anch’io li conosco per averli comprati sul posto…ora con la tua ricetta posso prepararli da me…grazie e complimenti 😉
Grazie Chiara gentilissima!
caspita proprio uguali agli originali complimenti da le amichette cuochette blog
Grazie ragazze! a presto!
Non li ho mai preparati come te, sono davvero una meraviglia! Ti ruberò la ricettina!
Grazie Martolina sono contenta che siano piaciuti!
Questi li faccio anche io, anche se con qualche variante, proverò anche la tua ricetta
Vado a curiosare sul tuo blog per leggere la tua versione! 😀 ciao Italia a presto!
Sono uno tira l’altro… deliziosi!
Verissimo!!! bisogna fare attenzione! ^_^ a presto! ciao!
Mamma mia quanto sono belli e chissà che buoni! Adoro poi le specialità pugliesi in quanto sono stata diverse volte nel Salento, Otranto, Gallipoli e limitrofi ed ho avuto la possibilità di assaggiare sul posto le bontà 🙂
Grazie Luna!!! non vedo l’ora di andarli a provare sul posto! 😀
sgranocchievolissimi!! che buoni che devono essere! li provero’!
Mi piace “sgranocchievolissimi” ^_^ d’ora in poi usero anche io questo aggettivo che dà proprio l’idea della croccantezza di questi taralli! a presto! ciao!!!
i taralli pugliesi sono la mia rovina se inizio a mangiarli non finisco più buonissimi belli i tuoi 🙂
Grazie Luigia sono una vera tentazione lo so! 😀