Stecche con semi di finocchio senza lievito: sfiziosissimi e croccanti stuzzichini perfetti da gustare durante l’aperitivo o per arricchire il cestino del pane quando avete ospiti!
Questa la mia versione senza lievito e con farina di grano khorasan, ma potete usare la vostra farina di grano duro preferita.
Per aromatizzarli, ho scelto i semi di finocchio, che potete sostituire con quelli all’anice o di senape.
Un poco di peperoncino, se vi va, all’interno dell’impasto servirà a renderli ancor più appetitosi.
- Preparazione: 20 Minuti
- Cottura: circa 15/17 + 3 per la seconda cottura Minuti
- Difficoltà: Molto facile
- Porzioni: una quarantina di stecche dipende dalla lunghezza
- Costo: Molto economico
Ingredienti
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500 g Farina di grano duro (io Khorasan)
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300 g Acqua
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50 ml Olio extravergine d'oliva
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2 cucchiaini Sale
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1 cucchiaio Semi di finocchio
Preparazione
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In un capiente recipiente, ho mescolato con una forchetta la farina per arieggiarla assieme al sale, formato una cavità ed aggiunto l’olio.
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Ho mescolato un poco ed aggiunto, l’acqua tiepida (non calda), poco per volta.
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nb. Mano a mano che viene assorbita, se ne aggiunge un altro pò, fino a terminarla.
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Ho aggiunto i semi di finocchio e mescolato bene, questa volta con vigore, fino a formare un impasto omogeneo, abbastanza compatto ma elastico.
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Ho passato a riposare il panetto, coprendo il recipiente con un canovaccio (ovviamente, non dovrà lievitare ma il riposo, serve solamente per far sviluppare la maglia glutinica).
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Trascorso il tempo, mentre il forno raggiungeva la temperatura di 210°, ho steso il panetto ad uno spessore di circa mezzo centimetro, poco più, prima con i polpastrelli, poi con un mattarello leggermente infarinato.
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Con una rotella taglia-pizza ho ottenuto, tante strisce lunghe quanto la mia teglia da forno (dunque lunghezza variabile), depositate sopra la teglia ricoperta di carta-forno.
Ho infornato e cotto fino a doratura (occorreranno circa 15-18 minuti).
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Una volta cotti, li ho lasciati raffreddare per poi ripassarli in forno, questa volta a 100° per qualche minuto per fargli acquistare la croccantezza classica dei grissini!
Il grano khorasan…
…appartiene al genere Triticum ed è originario della regione iranica.
Tanti erroneamente lo chiamano Kamut!
Quest’ultimo è un nome di fantasia, un marchio registrato, come Mulino Bianco, Barilla per intenderci, è una varietà di frumento regolarmente registrata negli Stati Uniti con la sigla QK-77.
Non è adatto ai celiaci poiché contiene glutine.
I suoi chicchi sono quasi il doppio di grandezza di un chicco normale, e presentano una quantità maggiore di sali minerali, in particolare di selenio, rispetto ai grani moderni.
Voglia di sgranocchiare a palla! 😀
Vero! anche io! 😀 buona serata carissima!