Wadowice e Karol Wojtyla
dove tutto ebbe inizio
Il tratto compreso del nostro itinerario che ci porta da Kalwaria Zebryzdowska a Cracovia, passando per Wadowice può essere considerato un bignami del cattolicesimo polacco, in particolare perchè quest’ultima località ha dato i natali a Karol Wojtyla.
Già alcuni anni prima che Karol Wojtyla diventasse Papa con i nome di Giovanni Paolo II nelle curiosità della settimana enigistica si poteva trovare la seguente domanda: qual’è il paese europeo più cattolico? Logico, con la sede papale in Italia (anche se tecnicamente è stato a sé) pensare che la risposta corretta fosse, appunto Italia.
Con grande stupore scorpimmo invece che trattava essere della Polonia. Nelle città e paesi toccati durante il nostro itinerario abbiamo potuto constatare che, in effetti, il rapporto con la religione sia qualcosa di viscerale.
E non poteva essere solo l’effetto di avere un polacco assurto al soglio pontificio; quell’evento al massimo poteva avere avuto solo un ulteriore effetto deflagrante, fare esplodere una caratteristica già insita nel proprio DNA.
Tutto ebbe inizio qui sta a significare appunto solo l’aspetto personale, quasi intimo, quello legato ai primi passi della vita di cittadino prim e di uomo di fede poi di Giovanni Paolo II, nella sua Wadowice.
Abbiamo avuto modo di riflettere quanto alcuni avvenimenti, reali o presunti, siano stati fondamentali per lo sviluppo economico di paesi o cittadine altrimenti dimenticate.
Il futuro di Wadowice dopo la seconda Guerra Mondiale sarebbe stato, come del resto molte altre città polacche sarebb, dopo anni di prosperità e influenza politico economica, l’oblio.
La nomina di Karol Wojtyla a successore di Pietro ha rivitalizzato la cittadina diventando, assieme a Czestochowa, una delle mete di pellegrinaggio più frequentate.
Visitare la casa natale di Giovanni Paolo II, seguire l’itinerario a lui dedicato, passeggiare lungo le strade acciottolate, o fermarsi in una pasticceria per assaggiare una fetta di kremowka sono i motivi per cui vale la pena fermarsi a Wadowice.
Da non perdere
Esclusi alcuni edifici che si trovano appena fuori dal centro, tutto il resto ruota attorno alla piazza centrale intitolata a Giovanni Paolo II.
Impreziosita da 167 mattonelle incastoate nella pavimentazione (a ricordo di ogni pellegrinaggio compiuto durante il sui pontificato) si trova parallela alla strada che durante il peirodo di occupazione autriaca fubgeva da arteria di collegamento con la capitale Vienna.
Un elemento caratteristico alle piazze di tutte le città visitate è la presenza della fontana o comunque di giochi d’acqua provenienti direttamente dalla pavimentazione.
Guardando fronte chiesa, contente una reliquia del santo Padre, si trova l’attuale municipio. Durante l’adolescenza del futuro papa l’edificio fungeva da scuola elementare.
“Torno sempre in questa città con la sensazione che qualcuno mi aspetta, come nella mia casa natale. La mia casa si trova in via Kościelna…”
Sul lato destro della chiesa è possibile visitare il museo all’interno di quella che fu la casa natale. In cinque sezioni si ripercorrono le tappe fondamentali e le passioni di Lelok, (come veniva affettuosamente chiamato dai genitori) “diffondendo la conoscenza e gli insegnamenti del Santo Padre”.
Nella mostra ospitata all’interno del Museo Cittadino, durante i lavoro di ristrutturazione della casa natale, era possibile vedere il primos capolare che il papa ebbe in regalo dai padri carmelitani, nel cui il cui convento ora è custodito quello papale.
Al lato opposto della piazza si trova l’edificio che ha opsitato sino al 1945 la pasticceria di Hagenhuber, rinomato per aver portato da Vienna la ricetta di semplici dolci alla crema. Era l’inizio della fama della kremkowa di cui il giovane Karol ne era un grande estimatore.
Oggi il dolce ha preso il nome di Polish Papal Cream Cake, dolce papale alla crema.
Info utili
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Museo Casa natale Giovanni Paolo II
Orario
Biglietti e prezzi
Il servizio di guida è incluso nel biglietto di entrata. La biglietteria apre mezz’ora prima e chiude 90 minuti prima della chiusura del museo.
Le visite guidate standard sono in lingua polacca. Sono possibili visite in altre lingue. Il numero dei biglietti giornaliero è limitato.
Si consiglia la prenotazione per gruppi e visite guidate in lingua straniera.