Varsavia multimediale sulle note di Chopin

Panchine mutimediali, un nuovo format dell’esposizione museale, un itinerario che ripercorre i luoghi che ne hanno contrassegnato la vita personale e artistica e, per finire in bellezza, ben due app in aiuto per seguire le orme di uno degli artisti che hanno reso celebre in ogni angolo del mondo non solo la sua Varsavia, ma la Polonia intera.

Nel bicentenario dalla nascita di Fryderyk Franciszek Chopin, musicista e compositore franco-polacco, nel 2010, la capitale polacca ha messo in campo una task force di tutto rispetto per onorarne al meglio la memoria.

Districarsi in una scelta di cosa vedere a Varsavia diventa compito arduo; non per la mancanza di spunti. La difficoltà non è insita nella mancanza di spunti, anzi difficile consta proprio nella vasta gamma di opzioni che Varsavia può offrire al proprio visitatore.

Colti dall’indecisione su come iniziare la visita nella capitale polacca storia, cultura, tradizioni e l’aspetto green si fondono in un giusto mix dando vita all’itinerario denominato “Chopin in Warsaw”. Accompagnati dalle note di alcune delle sue più celebri composizioni.

Composizioni che è possibile ascoltare prendendosi una pausa comodamente seduti nelle ormai celebri panchine di Chopin; anche se il loro vero scopo, però, non lo abbiamo scoperto fin da subito. Capita anche ai migliori.

Arthur Rubinstein – Chopin Mazurka, Op. 68 No. 4

Timorosi nel vedere delle panchine dall’aria ultra moderne con codice QR e pulsante incorporato, più che ad aun ausilio nell’intraprendere l’itinerario sulle orme di Chopin, ha fatto venire in mente un avanguardistico sistema di SOS in caso di necessità. Facendoci desistere all’istante dal premerlo.

Solo facendo visita all’ufficio del Turismo siamo riusciti a venirne a capo, con grande stupore e una grossa risata nel ricordare quanto “sprovveduti” siamo stati a non capirlo sin da subito. Partiamo così alla scoperta “alternativa” di Varsavia. Da qualche parte bisogna pure iniziare.

Nocturne in E Flat Major (Op. 9 No. 2)
Gennaio 1, 2019

Chiesa della santa croce

Una delle chiese più importanti di Varsavia, simbolo del cattolicesimo polacco, oltre che per essere assunta a simbolo della lotta contro il nazismo esercitata dal clero..
All’esterno impossibile non notare la disposizione su due livelli; a piano strada si accede alla cripta, mentre dalla gradinata si accede nella chiesa vera e propria..
All’interno spiccano le sfarzose dorature, in netto contrasto con la struttura semplice e dal bianco candore. Da osservare l’altare dedicato a Giovanni Paolo II. E’ meta, però, di pellegrinaggio in visita pre rendere omaggio alle spoglie di Chopin, che per sua volontà sono state trasferite qui dalla Francia.. O meglio. del suo cuore. Nell’immaginario di chi è rimasto estasiato dalle sue opere ne sente ancora riecheggiare i battiti nell’urna incapsulata in una colonna della navata centrale.

Gennaio 1, 2019
Gennaio 1, 2019

chiesa della visitazione

Gli studenti del liceo erano obbligati a partecipare alle messe che in questa chiesa venivano appositamente celebrate per loro. Proprio durante una delle messe cui Chopin partecpava suonando l’organo conosce il primo amore della sua vita ispirandosi per la composizione del Larghetto de Il concerto in fa minore.

Gennaio 1, 2019
Gennaio 1, 2019

palazzo presidenziale

A “guardia” dell’integrità del presidente polacco fanno bella mostra quattro leoni in pietra. Chissà lo stupore se avessero potuto ascoltare il primo concerto che proprio nel cortile tenne Chopin in tenerissima età, a soli 8 anni.

Gennaio 1, 2019
Gennaio 1, 2019

palazzo wesse (gia’ sede della posta sassone)

Proprio di fronte al palazzo come partivano le diligenze e le spedizioni postali, così Chopin partì alla volta di Vienna per non farvi più ritorno. A salutare Fredrick un folla di amici che per salutarlo calorosamente intonarono le note di “Nato in terra polacca” appositamente preparata per l’occasione.

Gennaio 1, 2019
Gennaio 1, 2019

Res sacra miser

Gli infelici sono cosa sacra. Il nostro Leopardi si troverebbe sicuramente a suo agio. Il palazzo, già sede della Zecca dello Stato, ospitava anche una chiesa ed un convento. Molti degli edifici cari a Chopin vennero nel corso degli anni donati ad una associazione con scopi filantropici che fece suo il motto apponendolo su alcune facciate.

Gennaio 1, 2019
Gennaio 1, 2019

Chiesa evangelico-asburgica

Nel 1825 nella chiesa, a soli 15 anni, Chopin fu invitato a suonare per la nomenklatura russa.. Comparve il primo strumento in grado di simiulare il suono di altri: l’eolimelodicon. Estasiati dalla bravura e dal successo ottenuto gli fecero dono di anello con diamante. Dall’acustica perfetta risultando per anni l’edificio più alto di Varsavia era usato come torretta di avvistamento.

Novembre 1, 2023

Una delle attività preferite dagli abitanti di Varsavia (se avete modo di visitare altre città in Polonia noterete che è diffusa ovunque) è quella di frequentare aree verdi. Parchi e giardini non mancano nemmeno nelle grandi città invase dal cemento.

Sono, in particolare, luogo di aggregazione sociale e culturale; molti eventi si tengono proprio nei parchi cittadini e spesso a titolo completamente gratuito.

Palazzo Saski e i Giardini Sassoni

Sopravvissuto ad una prima distruzione durante l’insurrezione polacca nel novembre del 1937 oggi rimane in piedi solamente un particolare del colonnato che fungeva da raccordo tra il palazzo e il giardino.

All’interno di un arcata trova collocazione la tomba del milite che già, da solo, sarebbe sufficiente a spiegare il motivo per il quale è uno dei simboli non solo di Varsavia ma dell’intera Poonia.

Nel palazzo, infatti, è stato ospitato il team in grado di decrittografare il codice Enigma usato per le trasmissioni segrete dei tedeschi a cui è ispirato il film “The imitation game”, mentre nell’area circostante, venivano tenuti i discorsi delle più alte cariche dello stato, oltre che le cerimonie civili e religiose più importanti.

Il 2 giugno 1979 Papa Wojtyla ha tenuto il discorso durante il suo primo pellegrinaggio nella terra natale. A ricordo del memorabile evento si può osservare una croce nel punto esatto dove venne posto l’altare papale.

I giardini sassoni, uno dei parchi di lunga data in tutta la Polonia è l’ambiente ideale dove rifugiarsi soprattutto durante le giornate calde dei mesi estivi. Una piacevole camminata lungo i vialetti alberati per il giusto refrigerio è un toccasana.

Terminarla nel punto centrale, nelle vicinanze della prima fontana della città, in corrispondenza di una graziosa meridiana diventa l’optimum per mettere a fuoco una visione d’insieme.

Parco Lazienki e Belvedere

Il luogo di ritrovo per eccellenza degli abitanti di Varsavia soprattutto quando, da fine maggio a fine settembre, si tiene la stagione dei concerti dedicati a Chopin.

Seduti sul prato dinnanzi al monumento che ritrae il compositore, in cerca di ispirazione sotto le fronde sbattute dal vento di un salice piangente, abitanti del posto e non solo si ritrovano per assistere sin dal lontano 1959.

Non sono solo i concerti, comunque, ad attirare numerosi visitatori al parco. Passeggiare immersi nel verde facendo incontri ravvicinati con i simpatici musetti di scoiattoli e pavoni in procinto di mostrarsi in tutta la loro bellezza policromatica non è affare di tutti i giorni.

Pavone in attesa di mostrarsi in tutta la sua bellezza

Camminando immersi nell’atmosfera del giardino reale, il più antico del parco oggi purtroppo un poco dimenticato ci si trasferisce in quella decismente orientaleggiante del giardino cinese.

Elementi architettonici con richiami allegorici contribuiscono a rendere ancora più verosimile il concetto di immersione nel pensiero orientale. Il padiglione cinese, elemento maschile è collegato a quello femminile (l’openwork) attraverso un ponte di pietra sotto cui scorre un torrente, simboleggiante la via Lattea.

Per giungere infine alla parte romantica, conosciuta meglio con il nome di Belvedere, oggi sede della cancelleria del Presidente della Polonia.

Belvedere

Fu qui che Chopin, ospite fisso del granduca Kostantin, compose una marcia mlitare. Piacque in modo eccezionale tanto da farla diventare colonna sonora durante le parate.

Completano la struttura del parco il Palazzo sull’isola, in origine destinato al bagno, luogo di meditazione e riposo, oggi sede della Galleria Reale e la Reale Orangeria.

Con il termine Orangerie si è soliti definire un edificio adibito alla conservazione degli agrumi, piante da frutto e tropicali durante il periodo invernale.

Info utili

Parco
Parco aperto i giorni feriali dalle 10 alle 20 – weekend e festivi dalle 8 alle 20
Parco libero accesso
Edifici
dal martedì alla domenica dalle 10 alle 16
Aduti 15 pln (circa 4 euro) – Ridotto 7 pln (circa 2 euro)
Ogni venerdì ingresso gratuito ai singoli visitatori
Come arrivare
Fermata più vicina Lazienki Krolewskiecon Autobus 116 – 166 – 180
Bicicletta tramite bike sharing by Veturilo
Altre informazioni

Chopin in due App

Occorre dire la verità. Varsavia ce l’ha messa tutta per onorare al meglio uno dei suoi più illustri cittadini mettendo in campo qualsiasi strumento per facilitare e invogliare a seguirne le tracce, sia per chi già ne era un approfondito estimatore e chi invece voleva entrare in punta di piedi nel suo mondo.

Due applicatizioni per smartphone (cliccando sulle relativi immagini si arriva alla pagina di download direttamente sul proprio smartphone anche da desktop) sono state lanciate appositamente nel bicentenario dalla sua nascita per condurre agevolmente il visitatore lungo le sue tracce:

Chopin in Warsaw
Selfie with Chopin

Chopin in Warsaw

L’app disponibile con traduzioni ed audioguide in polacco, inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo, cinese e giapponese) permette al visitatore di trovare facilmente i luoghi cari a Chopin attraverso una mappa con indicatore di percorso per raggiungerli.

L’itinerario principale è suddiviso in tre sezioni: da vedere, vedi altro, luoghi in Mazovia, regione che ne ha dato i Natali.

Ad ogni luogo sono associate funzioni aggiuntive come per esempio il link per accedere all’eventuale sito ufficiale, una breve descrizione in formato testo o se si vuole la parte audio e il titolo del brano ascoltabile sulla relativa panchina multimediale.

Completano l’app altre tre sezioni: conosci Chopin con una breve biografia del musicista, una parte con i file audio riproposti sulle panchine multimediali e l’ultima dedicata agli eventi dedicati a Chopin cui è possibile partecipare con le relative informazioni.

Selfie with Chopin

Lo dice il nome stesso della app. Permette di fare delle foto accanto ad un ritratto virtuale del maestro. E’ suddivisa solo in due sezioni principali: dove sono i punti e conosci Chopin. Al posto dei file audio della descrizione del luogo si trova l’icona per permettere di scattare la foto.

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