Germania: cosa sapere per visitarla al meglio

Parlando delle destinazioni dove poter trascorrere la tanto aspettata e desiderata vacanza (ritenuta) tanto perfetta quanto ideale difficilmente può venire in mente inserire in nomination la Germania.

Eppure un sondaggio condotto dalla BBC ha permesso di scoprire che la Germania è la nazione più popolare nel globo.

Un risultato inaspettato anche per gli stessi tedeschi, oggetto troppo spesso di stereotipi e luoghi comuni che li vedono troppo algidi e non inclini a vivere in compagnia, “vittime” anche del recente passato della storia tedesca.

Esplorare la Germania attraverso i 16 land (le nostre regioni) permetterà al visitatore di scoprire quanto di meraviglioso la nazione possa offrire in un percorso adatto a tutte le esigenze.

Dagli appassionati di sport e natura, agli amanti dell’arte e della cultura; dagli itinerari alla ricerca dei protagonisti delle fiabe che addormentar i pargoli fanno a quelli per aumentare il battito cardiaco dinnanzi ai marchi prestigiosi delle quattro ruote teutoniche.

Continua nella lettura dell’articolo: troverai tutte le informazioni indispensabili per vivere al meglio il tuo viaggio in Germania.

Uniche via di accesso alla Germania, indipendentemente da dove arriviate, sono la Svizzera o l’Austria. In entrambe le soluzioni per poter circolare sulle autostrade di questi due paesi è necessario munirsi di apposito contrassegno.

Maggiori informazioni e costi sul pedaggio autostradale in Austria le trovi qui e per la Svizzera qui

Per chi circola in Germania in auto due notizie: una buona, una meno. Decisamente meno.

Indoriamo la pillola iniziando col dire che, al momento, le autostrade in Germania sono ancora gratuite e non è dato sapersi sino quando lo rimarranno.

Quella meno buona è che dovete mettere in conto almeno una multa. Se riuscite ad evitarla potete considerarvi dei miracolati al punto che potreste trasformarvi in fedeli devoti al proprio santo di riferimento; se in autostrada, teoricamente, i limiti di velocità non esistono non si può dire altrettanto appena si mettono le ruote fuori da questa.

Venendo applicati in maniera molto restrittiva. Abbandonate ogni speranza voi, che l’avete presa o la prenderete, di non sentire il postino suonare alla vostra porta. Sarà molto probabile, anzi, che vi stia già aspettando nella cassetta della posta.

Altro elemento da tenere in considerazione se si circola in territorio teutonico e si vuole entrare nel cuore di alcune città (umwelt zone) è il feinstaubplakette, bollino per le polvere sottili o più semplicemente bollino ambientale. Costa pochi euro e una volta acquistato è sempre valido. Come la vignette per le autostrade va attaccato all’interno del parabrezza sulla parte destra.

Parcheggiare in Germania risulta spesso complicato e, qualche volta, foriero di spiacevoli sorprese, vedasi appena sopra, nonostante sia stata controllata attentamente la presenza di segnaletica ad indicare la tipologia di parcheggio. Attenzione alla dicitura “nur mit parkschein” (solo con disco orario), spesso sono presenti cartelli solo con la scritta senza alcun segno grafico.

Delle teutoniche tavole da sempre incontrastati sovrani, vestiti di semplice apparenza, wurst, brot, kartoffeln e sauerkraut riescono a sorprendere il visitatore nei mille modi in cui vengono declinati.

Wurst, wurstel o più semplicemente salsiccia non potevano sfuggire alla rigidità tedesca finendo loro malgrado nella fitta rete delle regole per certificarne l’autenticità; in circolazione se li contate arrivereste a numeri inimmaginabili (più di 1500 tipi).

Di norma serviti con pane e senape (senf). La Baviera è rinomata per la weisswurst o salsiccia bianca prodotta con carne di vitello e senza conservanti, mentre i Nurnberger, dalla forma simile ad un dito, sono la specialità di Norimberga.

Meno numerosa la tipologia del pane (circa 300 tipi) ma comunque sempre considerevole. Farina di frumento spesso viene abbinata a quella di segale o avena assieme ai piu disparati semi dando vita ad un pane caratterizzato dal sapore acidulo e dalla colorazione scura. Entrando in una delle numerose backerei (panetterie) li troverete tutti esposti lasciandovi nel totale imbarazzo per la scelta.

I maligni arrivano a pensare che passi parte del suo tempo sotto terra vergognandosi del suo “fisico” non proprio da pin-up. A ben guardare, una volta in superficie, diventa arduo dare torto: risulta anche vestita male, con abiti sporchi e malandati.

Il meglio di se, però, lo da in cucina; non ai fornelli ma sui fornelli, svestita o “agghindata” a festa con il vestito sottile che la ricopre appena trasformandosi in die konigin (la regina). Che si tratti di un classico contorno, come base della zuppa (kartoffelsuppe) con cui si apre il pasto, di accompagnamento ad una insalata (kartoffelsalat), oppure usata nella preparazione di dolci frittelle (kartoffelpuffer) riesce a mettere d’accordo tutti i palati.

Se salsiccie, pane e patate sono gli immancabili in tutta la Germania, land che vai specialità che trovi. Ecco che in Baviera il principe diventa il maiale (schwein) dove lo si puo mangiare come stinco (schweinshax’n) o costolette (rippchen), anche se non viene disprezzata la carne di vitello (kalb).

Da non tralasciare gli gnocchi, sia che siano di patate (klosse) o quelli preparati col quark e inzuppati nel latte (senfknodeln). Per i palati più coraggiosi menzione particolare va alla zuppa di nozze preparati con gnocchi di patate e di fegato uniti alla frittata affondati, non come il Titanic su un iceberg, ma in un brodo di carne. Buoni anche i formaggi tra cui spicca l’Obatzda.

Trota di ruscello e la torta Foresta nera sono le portate più importanti della zona attorno alla Selva nera. Trovare in tavola asparagi, funghi e zucca durante la propria stagione è semplice come fare due più due, mentre molti vanno in visibilio davanti ai maultaschen, grandi ravioli ripieni di carne macinata, cipolla e spinaci.

“You say that I must pay. I would pay but it’s no possibile with credit card. If I get only this, is your problem not mine. That’s crazy, incredible.” Nel nostro viaggio “abbiamo visto (sentito e detto) cose che voi umani non potete nemmeno lontanamente immaginare.

Pagamenti con carta di credito o bancomat non sempre vengono accettati. Il virgolettato rappresenta la parte finale del dialogo realmente intercorso tra noi e l’integerrima signorina Rottermeier di turno, indomita sino alla fine come il leone ferito ferito nella gabbia col domatore, a pretendere il pagamento in contanti.