Dagli Zeppelin al mercato di Riga

Benvenuti al Mercato di Riga. Se scendendo “alla stazione del paesino di Sant’Ilario tutti si accorsero con uno sguardo che non si trattava di un missionario” (Bocca di Rosa – F. de Andrè), impossibile non notare i ricoveri per mezzi aerei uscendo dalla stazione centrale di Riga.

Cinque, come le dita di una mano; cinque, come le aree espositive, come i sensi.

Visitare un paese non significa solo vedere i monumenti cult della città ma, come raccontava Faber nell’introduzione ad un suo testo, “comprenderne” il suo linguaggio.

Non del linguaggio verbale stiamo parlando, bensì quello non parlato, raccontato attraverso i gesti quotidiani, degli usi e costumi della popolazione locale.

Frequentare il mercato cittadino, anche da turisti viaggiatori, si trasforma in un esperienza sensoriale narratrice silente di storie dal recente passato e di antiche tradizioni ancora vive nella popolazione.

Andiamo a scoprirle assieme tra le bancarelle del Centraltirgus, il mercato Centrale di Riga

C’erano una volta gli Zeppelin

Spesso i mercati centrali trovano la loro collocazione odierna inserita all’interno di una sapiente opera di riconversione di vecchi edifici e la riqualificazione di aree cittadine.

Non capita tutti i giorni, però, di poterne visitare uno, il mercato centrale di Riga (Centraltirgus) ospitato all’interno di un pezzo di storia dell’aviazione tedesca: gli hangar usati per la costruzione dei dirigibili Zeppelin, lasciati a Riga dopo la Prima Guerra Mondiale.

Il primo volo dello Zeppelin
2 luglio 1900 – Primo volo dello Zeppelin

Prima di ricevere ospitalità nei vecchi hangar, il mercato centrale veniva a trovarsi ai bordi della periferia dove, nell’attuale configurazione urbanistica, inizia Spikkeri, la cosiddetta Riga russa.

Una scelta, quella di ubicare il mercato di Riga in periferia, dettata da motivazioni di carattere logistico e sanitario – estetico.

Logistiamente parlando, considerato gli approvvigionamenti all’epoca avvenissero via mare, era la soluzione più naturale far convivere il mercato nelle immediate vicinanze del porto per la comodità nelle operazioni di carico/scarico e trasporto.

Osservandolo dal punto di vista sanitario-estetico chi è abituato a frequentare gli attuali mercati settimanali, conosce bene le conseguenze derivanti dalla mole di rifiuti di scarti di lavorazione prodotti e lasciati a terra per ore.

La possibile proliferazione di nutrite schiere di roditori dal simpatico musetto alla Geronimo Stilton; rischio che moralmente ed eticamente era improponibile solo al pensarlo di introdurlo dentro i confini del centro storico.

Al mercato di Riga la spesa tra la storia

Come on baby let’s twist again…. non ci troviamo nel bel mezzo di un festino anni ’60; lasciamoci comunque trasportare dalle sensazioni sensoriali al ritmo travolgente che un luogo così unico riesce a trasmettere in ognuno di noi.

Anche se il titolo non viene negato a nessuno, siamo pur sempre all’interno di sito dichiarato patrimonio dell’Unesco.

All'ingresso del mercato centrale di Riga
Entrando al mercato centrale di Riga

Cinque hangar, cinque aree tematiche espositive: verdura, carne, prodotti da forno, pesce e prodotti caseari., la combinazione perfetta per accontentare tutti i palati. Compreso il fantastico mondo olfattivo delle spezie.

Con Arcimboldi al mercato di Riga

A dispetto di chi come Arkifood sia manifestatamente diversamente vegano (è sufficiente anche diversamente vegetariano) o per chi, come TataPaola, non si spertichi in salti mortali gustandole (pur riconoscendone le proprietà salutistiche), l’area espositiva nel mondo delle verdure rappresenta un forte richiamo visivo.

Al mercato con Arcimboldi
Al mercato con Arcimboldi

Fosse ancora in vita Giuseppe Arcimboldi avrebbe pane per i suoi denti, pardon frutta e verdura, dove trarre ispirazione per i suoi quadri.

Arkifood e la fantasia di carboidrati

Apro apro…a proposito di pane…questo si il vero mondo nel quale Arkifood trova la sua comfort zone, novello Alice nel paese delle meraviglie, potendosi “entusiasmare” come Meg Ryan in “Harry ti presento Sally” al cospetto di una variopinta fantasia di carboidrati.

FANTASIA DI CARBOIDRATI

Alle proposte nel menù dei ristoranti spesso vengono attribuiti nomi per dare risalto alla preparazione a fronte, con altrettanta frequenza di piatti, dal ridotto valore attrattivo.
Così il purè diventa crema di patate, la polenta crema di mais mentre il cestino di pane assume l’identitario “Fantasia di carboidrati”

La voce del padrone, tanto al mercato quanto nelle tavole lettoni, si fa sentire sotto il nome di salinātā rudzu rupjmaize (letteralmente pane nero di segale addolcita),

Fantasia di carboidrati al mercato di Riga
Fantasia di carboidrati

Il colorito marrone è caratteristico di questo pane mentre l’aspetto olfattivo viene arricchito dall’aroma sprigionato dai semi di cumino raccolto nei campi con i quali i lettoni usano integrare la ricetta tradizionale tramandata di generazione in generazione.

Il Klingeris e le tradizioni

Invitati alla festa per una delle ricorrenze ritenute degne di essere festeggiate a dovere, possiamo riceverne una cocente delusione non potendo degustare una torta dalla classica forma geometrica; tonda, al massimo quadrata o rettangolare come nelle abitudini alle nostre latitudini.

Non aspettiamoci di vedere nemmeno decorazioni degne da “Boss delle cerimionie” oppure di Buddy Valastro.

La semplicità del popolo lettone si rispecchia anche nella loro cucina, soprattutto nell’accompagnamento dei festeggiamenti delle (loro) ricorrenze importanti.

L’IMPORTANZA DEGLI EVENTI

L‘arrivo di un nuovo nato, o il proprio onomastico, sono ricorrenze particolarmente sentite nel popolo lettone. Anche più sentite del comune compleanno.
Talmente importanti da essere festeggiate in pompa magna, con tanto di regali al seguito.
Compreso l’immancabile Klingeris.

Il klingeris dolce per antonomasia del popolo lettone viene preparato, come nelle tradizioni dei paesi nordici, a forma di ciambella o intrecciato come un pretzel e insapoorito dall’aggiunta di uva passa, zafferano, cardamomo e decorato con lamelle di mandorla.

Il Klingeris dolce per le occasioni importanti a Riga
Coppia di Klingeris

Nonostante la forma insolita le candeline trovano posto comunque.

Il principe del Baltico

Vi stupiremo con effetti speciali; perché noi siamo scienza. Non fantascienza.

Piatti semplici sulla tavola dei lettoni, come lo sono le materie prime: semplici da reperire in natura. Dal produttore al consumatore insomma.

Anche se poi, al mercato centrale di Riga vengono proposte con scenografia degna del miglior Rambaldi per accogliere il visitatore appena varcata la soglia addentrandosi nell’area espositiva dedicata al pesce.

Dopo la fantasia di carboidrati siamo arrivati al cospetto di Sua Maestà il “Principe del Baltico”.

Il Principe del Baltico in contemplazione al mercato di Riga
Il Principe del Baltico in contemplazione

Tranquillizzati al pensiero non essere costretti volgere i nostri occhi dal basso verso l’alto per incrociare lo sguardo di Arvydas Sabonis, lituano soprannominato Principe del Baltico dagli appassionati del basket.

In bella mostra, nelle più stravaganti composizioni incontreremo l’indiscusso, l’unico e inimitabile Principe del Baltico: il salmone.

Pranzare da lettoni al mercato di Riga

Ammaliato lo sguardo dalla vivacità dei colori, inebriato l’olfatto dai mille odori e sentori degli aromi più disparati, le orecchie reclamano un minimo di distacco dal vociare, per quanto pacato, del mercato.

Esplosione di odori a Riga tra i banchi del mercato centrale
Esplosione di odori

Siamo pronti a rituffarci nell’atmosfera cittadina quando…e noi chi siamo? Noi chi?

Vi siete dimenticati di noi, sembrano ammonire con brontolamenti da classici “buchi nello stomaco”.

Erano le papille gustative che, nonostante una salivazione sempre più abbondante, temendo di essere lasciate in disparte nella celebrazione dei sensi, iniziavano a reclamare la loro meritata parte.

Avete ragione, ora accontentiamo anche voi.

Mangiare come un lettone: piatto di plemeni
Un piatto di pelmeni

Torniamo sui nostri passi… come nel gioco dell’oca, come a Monopoli quando siete ad un niente dalla conquista di Parco della Vittoria o Viale dei Giardini facendovi “andare in prigione senza passare dal via”.

Tutto l’occorrente per silenziare i sempre più insistenti gorgoglii addominali è a portata di mano.

Accanto allo spazio dedicato alla frutta e verdura, troviamo numerosi chioschi dove pranzare come un vero lettone assaggiando piatti della cucina tradizionale oltre all’occorrente per inumidire il gargarozzo: una dissetante bionda.

Bere una Labietis come un lettone al mercato centrale di Riga
Brindando con una Labietis

Consigliata la locale Labietis.

Visitare il mercato: info utili

Dalle 07:00 alle 18:00 – Domenica dalle 07:00 alle 17:00. Alcuni padiglioni aprono 30′ più tardi
La maggior parte dei mezzi pubblici ha fermate in diversi punti nella zona del mercato centrale
Dal centro città 10/15 minuti a piedi
Sito ufficiale (in inglese)

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