Gnocchi alla zucca con salvia e speck – ricetta passaparola

Gnocchi alla zucca con speck e salvia

Questo per me, è l’anno della zucca!

Oramai l’ho messa dappertutto: nel pane, nei dolci, persino sulla pizza (vedi ricetta —> QUI)!

Non avevo mai fatto gli gnocchi alla zucca senza le patate, ed ho pensato fosse arrivato il momento di sperimentarli!

Ho fatto fatica a sentire l’impasto tra le mani, devo essere sincera, troppo morbido da lavorare, ho dovuto aggiungere un pò di farina in più, di quanto diceva una vecchia ricetta scritta di mio pugno, circa venti anni fa, sopra la mia fidata agenda di ricette, copiata da non so quale giornale!

Ingredienti per 4 porzioni:

– 600 g di zucca
– 200 g di farina 00 (più quel che basta per il piano di lavoro)
– 1 uovo
– 60 gr di grana padano
– 60 g di burro
– salvia fresca qb 
– sale e pepe qb

Procedimento:

Per prima cosa, ho pulito la zucca, lavata, tagliata a pezzettoni, cotta al forno per circa 15 minuti a 200° (controllate che la superficie non diventi scura, appoggiate sopra, nel caso, un foglio di alluminio).

Una volta trascorso il tempo, l’ho tolta dal forno, lasciata intiepidire e passata al mixer( in alternativa usate uno schiaccia patate) fino a farla diventare una poltiglia.

 Ho aggiunto la farina, il grana padano grattugiato, due-tre pizzichi di sale, e ho cominciato a lavorare l’impasto.

Una volta ottenuta una palla abbastanza omogenea, ho formato dei salamini, li ho tagliati a pezzetti e per ultimo, passati sopra i rebbi di una forchetta leggermente infarinata per formare le classiche striature dello gnocco! 🙂

Li ho lasciati riposare in un luogo asciutto, sopra un tagliere infarinato.

Nel frattempo, in una padella anti-aderente, ho sciolto il burro, aggiunto la salvia spezzettata, lo speck a quadrettini e girato qualche secondo con un mestolo di legno.

Per ultimo, ho cotto gli gnocchi in abbondante acqua salata.

Quando sono saliti a galla, ho aspettato un minuto ancora, li ho scolati e passati diretti nella padella con il condimento!

Non mi è rimasto che impiattare e servire…. 🙂

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