Fusilli alla Supramonte

Fusilli alla Supramonte

Fusilli alla Supramonte: continuiamo il nostro giro d’Italia, non in bicicletta, bensì culinario, attraverso la nostra Italia; questa volta a stupirci, con i suoi sapori e colori, è la Sardegna, da sempre una delle mete estive più gettonate del nostro Paese, per la natura incontaminata che la circonda, non solo per le spiagge che sono dei veri e propri angoli di paradiso, ma anche per il fascino delle zone più interne, dove tradizioni, riti, antichi mestieri, trovano la loro più genuina espressione e rappresentazione.

L’autentica cucina sarda propone una ricchissima varietà di piatti tipici, di ricette che ne caratterizzano la storia, le tradizioni e la cultura; una cucina fatta di ingredienti genuini, freschi, sapori e profumi autentici.
E quando si parla di profumi, basti pensare a quello del pane appena sfornato e alle verdure appena raccolte negli orti passate in padella con filo d’olio, dei cibi genuini preparati con passione ed amore.

Questo piatto, fresco e gustoso, dagli ingredienti semplici e rustici, ho scelto di chiamarlo alla Supramonte, per via del mix di inebrianti sapori e profumi che racchiudono tutta la tradizione sarda, in particolare quella della zona degli altipiani del Supramonte, un’area che si estende per circa 350 kmq nella parte centro-orientale della Sardegna.

Elementi caratterizzanti dei fusilli alla Supramonte: il pane carasau, tipico pane fatto di leggere sfoglie circolari e croccanti, il preferito dai pastori, poichè si manteneva perfettamente per mesi durante il periodo della transumanza, la ricotta di pecora che, assieme al pecorino, è il formaggio per eccellenza di questa regione, le erbe aromatiche che crescono spontaneamente lungo i pendii incontaminati sardi, le bacche dolci e fortemente aromatiche della pianta di ginepro, arbusto sempre verde che cresce nei luoghi incolti, e ancora, il miele della pianta del corbezzolo, presente nella quasi totalità delle zone montane…

Ingredienti per 4 persone:

Procedimento:

Per prima cosa, mi sono occupata di creare i contenitori di pane carasau: ho steso sopra una teglia da forno un foglio di carta anti-aderente, appoggiato le ciotoline all’ingiù, un foglietto di carta anti-aderente bagnato e strizzato sopra, e delicatamente, ho fatto aderire i fogli di carta da musica, precedentemente appena bagnati nell’acqua fredda, uno alla volta, sovrapponendoli leggermente uno all’altro.

nb. attendete i minuti che occorrono con pazienza, per non spezzare i fogli, e spruzzare altra acqua con uno spruzzino, se occorre.

Per la ricetta e tutti i consigli per sfornare in casa dell’ottimo pane carasau, clicca qui —> QUI

Ho infornato per far asciugare i contenitori a 160° per circa 20 minuti.

nb. controllate che non dorino troppo, nel caso, appoggiatevi sopra un foglio di carta alluminio.

Ho sfornato e lasciato raffreddare, nel frattempo ho cotto i fusilli in abbondante acqua salata, scolati al dente e conditi con un pesto ottenuto frullando velocemente, nel bicchiere del mixer, mandorle, nocciole, erbe aromatiche lavate, asciugate e spezzettate, due pizzichi di sale, metà dell’olio e lasciati da parte.

A parte, ho lavato, tagliato a pezzetti il pomodoro e lasciato insaporire assieme a qualche bacca di ginepro leggermente schiacciata, un pizzico di sale e un filo di olio.

Non mi è rimasto che impiattare!:

Piatto di carasau come base, pomodoro sul fondo, fusilli al pesto di erbe aromatiche, nocciole e mandorle e per finire una quenelle di ricotta, qualche goccia di miele di corbezzolo e bacche di ginepro leggermente schiacciate, a piacere.

I fusilli alla Supramonte sono ottimi serviti freddi o appena tiepidi.

“Con questa ricetta partecipo al contest #girodeiprimi indetto da La Melagrana – Food Creative Idea e Pasta di Canossa”

5,0 / 5
Grazie per aver votato!